top of page
Cerca
  • Gilda Di Nardo

Liberazione ( lasciarsi alle spalle i conflitti, ricordare)


Ogni volta che mi accingo a scrivere un post in questo blog, al di là del mio personale desiderio di trattare un argomento, mi chiedo quale aspetto delle mie riflessioni possa essere utile al lettore. Oggi, 25 aprile, il mio desiderio mi ha portato a riflettere sulla Liberazione; non volendo in questo contesto darne una lettura storica o politica, mi sono ritrovata a riflettere su quanto nella vita di ognuno di noi sia importante giungere ad una personale liberazione e perchè no, ricordarla, festeggiarla e non dimenticarla, se mai analizzarla e rileggerla con occhio lucido e autocritico. Si, la liberazione dai conflitti interni che ci dilaniano, dai nemici reali ( persone negative, stressanti, abusanti) o costruiti con la nostra mente ( paure, ansie, fobie ecc.), la liberazione, quell'evento che può divenire davvero una festa con un sapore dolce amaro, un momento della nostra vita a cui a volte è difficile credere di poter arrivare ma che quando arriva ci dà quella sensazione di rinnovamento e speranza. Sapere di essere sopravvissuti ai conflitti, alla miseria, alla difficoltà, sentirsi vivi e oramai liberi dai nostri nemici interni o reali può essere rivitalizzante ma può anche far paura, lasciare spaesati e col timore che tutto possa riaccadere ma non bisogna farsi incastrare dal ricordo negativo di ciò che è stato, bisogna guardare avanti con positività e festeggiando la propria liberazione con positività e mantenere memoria di ciò che è stato, ricordando innanzitutto che siamo liberi, che ce l'abbiamo fatta. Alla mia mente tornano i racconti di chi la guerra e quel 25 aprile l'ha vissuto, racconti di chi già abbastanza grande, in un attimo ha realizzato che, si, forse, era finito tutto, una nuova vita era possibile, o di chi ancora piccolino ha solo compreso che non avrebbe più ascoltato quelle terribili sirene e non sarebbe più dovuto correre anche di notte al rifugio insieme a tutti quegli adulti che si agitavano. Questi e moltri altri ricordi, anche molto più drammatici, ho avuto spesso modo di ascoltare da chi quella guerra e quel 25 aprile li ha vissuti; e ho sempre ascoltato che questi stessi ricordi per queste persone sono stati motivo per credere di potercela fare, o per lo meno di andavare avanti, di resistere,sempre e comunque, perchè la Liberazione, sarebbe dovuta arrivare prima o poi.

Questo è ciò che auguro a chi in questa giornata di festa passa da questo blog, di riuscire a credere di poter trovare la propria personale liberazione ed anche di riuscire sempre a ricordare con serenità la propria storia, perchè la memoria della nostra identità personale e collettiva è fondamentale per un senso di identità forte, sana, consapevole.

Chiudo con un proverbio che viene dall'Oriente ma di cui non conosco bene le fonti:

Le cose belle capitano a chi crede, cose ancor più belle capitano a chi è paziente, ma le cose migliori vanno a chi non si arrende.

Buona Liberazione!

21 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page