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  • Gilda Di Nardo

Destinazione consapevolezza e armonia: intervista


Cara Asia puoi raccontare qualcosa di te e del motivo per cui avevi iniziato la terapia? Ho iniziato il percorso psicoterapeutico perché non riuscivo più a sopportare il mio stato depressivo, il mio vivere "per tentativi ed errori" , la mia vita era un continuo ripetersi di copioni di sofferenza. Potrei paragonare le mie giornate ad un elettrocardiogramma formato da alternanze di picchi di attacchi di rabbia, di aggressività e discese nell'abisso buio della depressione.

E' stato un percorso facile? O come lo definiresti?

Non è stato un percorso facile in quanto in ogni seduta sono venuta in contatto con la mia sofferenza, le mie emozioni, con la confusione, con una parte di me che non volevo accettare.

Quali sono state le maggiori difficoltà e i fattori facilitanti?

I fattori facilitanti sono stati diversi come l'utilizzo di metafore da parte tua (es. il cestino pieno di uova, le scimmie urlatrici, la bambina che è dentro di me...) ma anche l'arte terapia e le simulazioni. Difficile è stato rispondere a domande come "cosa sento veramente? Quali sono i miei bisogni?". Difficile è stato analizzare la mia razionalità e la mia emotività che sembravano due cavalli pazzi...il mio passare da una "modalità razionale" ad una "modalità emotiva" senza accorgermene e con emozioni che prendevano il sopravvento e mi sconvolgevano. Difficile è stato parlare delle mie emozioni e dei miei bisogni...il grafico a torta rappresentante i miei bisogni mi ha messo in crisi....

A distanza di qualche anno dal termine del tuo percorso credi che ciò che hai potuto apprendere durante la psicoterapia ti sia ancora utile?

Si certo! Le tue metafore sono ancora molto utili, riesco ad essere sempre più consapevole dei miei bisogni, dei miei 'attacchi-fuga' e della mia bambina interiore.

Cosa ti sentiresti di dire a chi sta attraversando un momento simile al tuo di qualche anno fa?

Gli consiglierei di seguire un percorso psicoterapeutico. Gli direi che è possibile vedere la luce nel buio, scoprire dei lati oscuri di noi può far paura, può spaventare ma grazie a questa conoscenza ed accettazione si può iniziare ad amare veramente noi stessi, la nostra vera natura, seguirla. Se si riesce a seguire la propria natura si è sereni.

Mi dai un titolo per quest'intervista, o meglio per il tuo percorso di psicoterapia?

Percorso di auto consapevolezza della mia vera natura e sentirsi in armonia.

Grazie

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